20/10/2025 - LO SPORT CHE UNISCE: A MOLFETTA IL TENNISTAVOLO DIVENTA SPAZIO DI INCLUSIONE

È partito il 15 settembre il progetto “Tennistavolo per Tutti, Spazio per Ognuno”, un'iniziativa dal forte valore sociale, che mette al centro l'inclusione e l'accesso allo sport per tutti, senza distinzione.

Promosso dal Circolo Tennistavolo Molfetta, in collaborazione con il Ser Molfetta e la cooperativa sociale Koinos, il progetto gode anche del patrocinio della Regione Puglia e proseguirà fino a marzo 2026.

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Non si tratta semplicemente di avviare corsi di tennistavolo. Qui, lo sport è il mezzo, non il fine. L'obiettivo è più profondo: costruire legami, abbattere barriere, offrire a persone con disabilità e a chi vive in condizioni di disagio economico e sociale un'occasione concreta per stare insieme, fare squadra, sentirsi parte di qualcosa.

I partecipanti - circa una trentina - sono bambini, adolescenti, adulti e anziani, con età che spaziano dai 6 agli 80 anni. I gruppi sono volutamente eterogenei, per favorire l'incontro tra mondi diversi, abilità differenti, storie personali che, grazie al tennistavolo, trovano un terreno comune su cui dialogare.

Il progetto punta a molto più che l'apprendimento di una disciplina sportiva. Si propone di migliorare il benessere psico-fisico delle persone coinvolte, rafforzare la coordinazione e la capacità di concentrazione, supportare bambini e ragazzi con difficoltà relazionali, offrire un ambiente accogliente per persone con disabilità fisiche o cognitive e rimuovere gli ostacoli economici che spesso impediscono l'accesso allo sport.

In questo contesto, il tennistavolo si rivela la disciplina ideale, accessibile a tutti, coinvolgente, capace di stimolare corpo e mente. E soprattutto, adatta a creare legami e sviluppare fiducia in sé e negli altri.

“Vogliamo dimostrare che lo sport può davvero essere per tutti”, spiegano dal Circolo Tennistavolo Molfetta. “Aprire le porte delle palestre significa aprire le porte della città, investire sul capitale umano, rafforzare il senso di comunità”.

In un'epoca in cui l'inclusione rischia spesso di restare una parola astratta, questo progetto restituisce concretezza e significato all'idea di partecipazione. E ci ricorda che, a volte, basta una pallina da ping pong per costruire ponti.